Nel corso del 2013 La legge n°147 ha istituito la TARI, tassa che sostituisce completamente le precedenti TARES e T.I.A.. Si tratta della componente dell’Imposta Unica Comunale che riguarda i rifiuti. In particolare la TARI viene utilizzata interamente per pagare i servizi che riguardano la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

Si tratta di un’imposta locale, quindi la sua entità è stabilita di anno in anno dal Sindaco e dai suoi consiglieri, correlando l’importo al metodo di raccolta e smaltimento dei rifiuti effettivamente realizzato.

Ad oggi in Italia ogni singolo Comune è una storia a sé; ci sono infatti aree in cui è da tempo diffusa la raccolta porta a porta  di rifiuti differenziati, mentre in altre zone sono disponibili i classici cassonetti per la raccolta differenziata o indifferenziata. Diversi metodi di raccolta e di smaltimento portano ad un diverso costo del servizio.

In genere dove è in atto il sistema di raccolta differenziata è possibile ottenere una TARI non eccessivamente alta, in quanto i rifiuti differenziati raccolti hanno un valore, o comunque lo smaltimento ha un costo inferiore rispetto a quello dei rifiuti indifferenziati.

Come si calcola la TARI

tari 2017Il calcolo della TARI avviene tenendo conto delle dimensioni dell’abitazione cui si riferisce e del numero degli abitanti. La TARI infatti è dovuta per qualsiasi locale o area scoperta che sia utilizzato per un dato periodo di tempo.

La tassa è dovuta per lo specifico periodo di tempo in cui avviene l’utilizzo e l’occupazione dei locali. Nel caso in cui sia presente un inquilino per periodi superiori ai 6 mesi, sarà lui a dover pagare la TARI; se l’occupazione è inferiore ai 6 mesi la tassa deve essere pagata dal proprietario dell’immobile.

Per stabilire se la tassa è dovuta al comune, come leggiamo anche sul sito anee.it/fisco-e-leggi/, è sufficiente che all’interno dell’abitazione sia stata attivata una qualsiasi fornitura di pubblici servizi, come l’erogazione idrica o del gas.

Per il calcolo effettivo del tributo si considerano le dichiarazioni effettuate dai singoli cittadini e mantenendo validi i dati catastali attribuiti ad ogni singolo immobile per le precedenti tassazioni.

Versamenti

Il pagamento della TARI avviene tramite compilazione del modulo F24. In alcuni comuni tale modulo viene inviato al singolo cittadino già compilato, considerando solo il capofamiglia, o persona che ne fa le veci.

In genere il tributo si paga in due rate semestrali, una con termine del pagamento a giugno come acconto, l’altra a dicembre per il saldo. In caso di ritardo si può procedere con il ravvedimento, barrando l’apposita  casella sul modello F24 prestampato.

Se il pagamento avviene entro 30 giorni dallo scadere del termine ultimo la sanzione è del 3.00%. Per ritardi superiori, da 30 giorni a 1 anno, la sanzione è pari al 3,75%. Trascorso un intero anno solare dallo scadere dei termini di pagamento del tributo il contribuente non può più effettuare il ravvedimento.

In questo caso sarà il comune stesso a richiedere il pagamento della TARI arretrata, imponendo una sanzione che può essere pari al 30% del tributo dovuto.

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