Manca ormai poco al termine ultimo per presentare la dichiarazione dei redditi ed è quanto mai necessario fare un po’ di chiarezza sulla questione detrazioni e deduzioni IRPEF. A tal fine, l’Agenzia delle Entrate ha sentito la necessità di pubblicare una circolare per dissipare i dubbi espressi dai CAF e dagli operatori.
Vediamo nel dettaglio cosa chiarifica la circolare dell’Agenzia delle Entrate e quali sono le novità per quanto riguarda deduzioni e detrazioni IRPEF per il modello 730 e Unico. Ecco l’elenco delle spese deducibili che è possibile applicare alla dichiarazione dei redditi:
- ticket del Servizio Sanitario Nazionale;
- assistenza infermieristica e riabilitativa disabili (se prescritta da un medico);
- le spese mediche generiche e quelle di assistenza specifica sostenute dai disabili, interamente deducibili dal reddito complessivo;
- spese assistenza e ricovero Disabili (non è possibile dedurre l’intera retta pagata, ma solo la parte che riguarda le spese mediche e paramediche di assistenza specifica);
- contributi previdenziali ed assistenziali e volontari versati alla gestione della forma pensionistica obbligatoria d’appartenenza, oneri deducibili dalla dichiarazione dei redditi annuale anche se sostenuti per i familiari fiscalmente a carico e sempre se versati secondo le disposizioni di legge; contributi previdenziali e assistenziali;
- contributi per i fondi integrativi del servizio sanitario nazionale; contributi per forme pensionistiche complementari e individuali per un importo non superiore a 5.164,57 euro;
- contributi versati per l’assicurazione obbligatoria INAIL;
- riscatto anni di laurea;
- ricongiunzione contributi;
- assegni periodici di mantenimento (esclusi gli assegni periodici per il mantenimento dei figli).
Ecco invece l’elenco delle spese detraibili:
- canoni di locazione inquilini a basso reddito;
- canoni di locazione abitazione principale per lavoratore dipendente che trasferisce la residenza per motivi di lavoro;
- canoni di locazione abitazione principale per giovani tra 20 e 30 anni;
- canoni per alloggi sociali;
- canoni di locazione per gli gli studenti universitari fuori sede;
- contratti a canone convenzionato.
Le spese sanitarie detraibili sono:
- prestazioni chirurgiche e specialistiche;
- analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni;
- acquisto o affitto di protesi sanitarie;
- prestazioni rese da un medico generico;
- prestazioni rese nella medicina omeopatica;
- ricoveri a seguito di operazione chirurgica o degenze (in caso di ricovero di una persona anziana presso un istituto, la detrazione spetta solo nella misura delle spese mediche e non sulla retta mensile o annuale);
- acquisto di medicinali;
- acquisto di dispositivi medici qualora dallo scontrino o dalla fattura appositamente richiesta risulti il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico, che dovrà essere contrassegnato dalla marcatura CE che ne attesti la conformità alle direttive europee 93/42/CEE e 98/79/CE; spese relative all’acquisto o all’affitto di attrezzature sanitarie come aerosol o misuratore di pressione;
- spese relative al trapianto di organi; importi ticket pagati (se le spese sopraelencate sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale);
- assistenza infermieristica e riabilitativa (es: fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia ecc.);
- prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
- prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
- prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
- prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale.
Per poter essere detratta la spesa sanitaria, essa deve essere documentata con fattura, parcella, ricevuta quietanzata o scontrino; per quanto riguarda invece l’acquisto di medicinali, la detrazione spetta solo se la spesa è certificata da fattura o “scontrino parlante”, sul quale devono essere tassativamente specificati la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati, nonché il codice fiscale del destinatario.